Solare europeo: progresso e vulnerabilità da colmare
giovedì 4 dicembre 2025
Il fotovoltaico europeo sta crescendo: nel 2024 l’UE ha 347 GW installati, +24% in un anno. Si avvicina al traguardo di 700 GW indicato dalla Strategia Solare 2030, grazie a moduli più efficienti e innovazioni. Tuttavia emergono fragilità: filiere produttive deboli, dipendenza dalle importazioni asiatiche, tempi di autorizzazione lunghi e reti non pronte ad assorbire grandi volumi.
Il silicio resta la base: il 98% dei moduli è silicio, con efficienza media globale di 22,6% nel 2024. L’Europa spinge moduli avanzati come TOPCon, HJT e back-contact. I film sottili hanno quota limitata. Le celle tandem silicio-perovskite promettono oltre 30% in laboratorio e potrebbero entrare in produzione entro pochi anni, con sfide di stabilità e scale-up.
Nel 2024 l’UE installa 2.351 GW globali? Nel testo originale è 2.351 GW a livello globale; la Cina ha quasi la metà. L’UE ha incrementato la quota di capacità dal 2016; i cinque mercati principali sono Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Francia. La generazione FV nell’UE è salita dall’11% nel 2013 al 2024, con Germania e Spagna oltre il 14%.
I costi hanno crollato: CAPEX globale da 5.283 $/kW (2010) a 691 $/kW (2024). I contributi principali sono moduli (-50%), BOS (-15%) e inverter/strutture (-7%), costi amministrativi (-7%). In Europa i grandi impianti costano 600–1.100 $/kW; la Germania ha costi inferiori. L’OPEX è sceso da 47,5 $/kW (2014) a 11,5 $/kW (2024).
La spesa UE in R&D è stata 1,4 miliardi di euro nel 2023, con circa il 40% per migliorare moduli e ridurre i costi, e una quota crescente verso materiali avanzati come i perovskiti. Il venture capital nel 2024 è stato 277 milioni (-82% vs 2023).
La filiera resta problematica: valore aggiunto da 9 a 68 miliardi tra 2015 e 2023, ma prevale downstream; upstream resta debole e frammentato. Il deficit moduli si è ridotto, ma resta significativo; quello degli inverter è minore. Fattori critici: permessi lunghi, reti inadeguate, assenza di accumulo su larga scala e costi elevati. Tre vie: rafforzare monte, accelerare tandem e nuovi materiali, modernizzare reti e accumulo.