• Sette misure europee per contenere il caro-energia

    giovedì 23 ottobre 2025

    La Commissione Europea ha annunciato sette misure per ridurre i costi energetici di famiglie e imprese. Le azioni puntano su aiuti di Stato, finanziamenti BEI, autorizzazioni rapide per le rinnovabili e tagli sulle tasse sull’energia. Nei prossimi mesi arriveranno i contratti tripartiti tra governi, fornitori e grandi consumatori per promuovere eolico offshore, reti e storage, con un piano di elettrificazione tra le priorità per il 2026.

    Le misure prevedono innanzitutto un uso pieno degli strumenti di aiuto di Stato per sostenere industrie ad alta intensità energetica, con agevolazioni sui prezzi e azioni di decarbonizzazione. Bruxelles fornirà orientamenti e assistenza agli Stati membri entro la fine dell’anno per definire regimi nazionali adeguati.

    Si invita a massimizzare l’uso dei Fondi di coesione per reti e capacità di stoccaggio. Occorre sfruttare strumenti della BEI e delle banche nazionali, in particolare contratti pluriennali PPA per l’energia rinnovabile; è stato avviato un pilota da 500 milioni di euro per sostenere i PPA aziendali.

    Saranno accelerate e semplificate le autorizzazioni nel pacchetto Reti, con l’obiettivo di vararlo entro la fine del 2025. Verrà lanciata l’idea delle “autostrade dell’energia” per potenziare le interconnessioni transfrontaliere e ridurre i colli di bottiglia nelle reti.

    Diversificazione delle forniture di gas con partner come USA, Norvegia e Qatar. Si avvierà un’indagine sulla domanda di gas delle aziende dell’Europa sud-orientale per garantire approvvigionamenti a prezzi competitivi e si pubblicheranno raccomandazioni per ridurre la tassazione sulla bolletta energetica, con un focus sull’elettricità.

    I contratti tripartiti mirano a aumentare la capacità produttiva UE, tagliare i costi dei progetti del 30% entro il 2040 rispetto al 2025 e garantire energia elettrica accessibile, sicura e pulita. Gli Stati dovranno coordinare le gare offshore, creare una pipeline oltre il 2040, armonizzare criteri con il Net-Zero Industry Act e utilizzare strumenti di riduzione del rischio come CfD. Per lo storage sono previsti progetti ibridi e sistemi di accumulo compatibili con la rete.

    Nel 2026 le iniziative includono un piano d’elettrificazione e un atto per la sicurezza energetica nel primo trimestre; nel corso dell’anno il pacchetto Omnibus per semplificare i prodotti energetici e il pacchetto sull’Unione dell’energia, con norme su rinnovabili, efficienza e infrastrutture di trasporto della CO2. Verrà aggiornata la governance e si punta all’eliminazione progressiva dei sussidi ai fossili.

    L’Advanced Materials Act è previsto per il 2026, con il Critical Raw Materials Centre nel secondo trimestre, per garantire forniture di minerali critici (litio, cobalto, nickel). Il centro promuoverà acquisti congiunti e stoccaggio, assicurando che l’Europa controlli tecnologie chiave per l’economia futura, tra cui batterie, servizi cloud, intelligenza artificiale, tecnologia quantistica e materiali avanzati.