• Rinnovabili USA: tra sentenze e ritardi, una corsa ancora in corso

    mercoledì 10 dicembre 2025

    Una corte federale ha annullato la moratoria sull’eolico offshore voluta da Trump, giudicandola illegittima perché non aveva basi e tempi certi. L’esempio più noto è Revolution Wind (704 MW tra CT e RI), ormai quasi completato, che è stato riavviato dopo il ricorso degli sviluppatori.

    Tuttavia i permessi per il fotovoltaico restano stretti e rallentano cantieri al momento di domanda intensa. Nel terzo trimestre 2025 sono stati installati 11,7 GW di PV, portando a oltre 30 GW i tre quarti dell’anno, trainati da Sud, Midwest e batterie in California.

    Ma oltre 73 GW di progetti PV utility-scale sono a rischio ritardo o cancellazione a causa della stretta sui permessi federali, con ostacoli come attraversamenti su terreni pubblici e nuove valutazioni ambientali che allungano gli iter.

    I crediti fiscali residenziali scadono a dicembre e, tra ritardi nell’allaccio e carenze di moduli, si rischia di perdere fino a 10.000 dollari di incentivo per impianti domestici. SEIA prevede riduzioni di volumes residenziali nel 2025 (-2%) e 2026 (-8%).

    In California circa il 60% delle nuove installazioni ha accumulo. L’installazione dell’interfaccia PV-batteria-contatore richiede 6-10 settimane in più, rallentando la chiusura delle pratiche e aumentando i tempi per la connessione.

    Il quadro è complicato da critiche sull’uniformità delle revisioni: esame manuale dei dossier per progetti utility rallenta, mentre altri tipi restano meno colpiti. Ciò trasferisce rischi a investitori e contratti di vendita di energia.

    Nonostante i rallentamenti, si stima che entro metà decennio le utility possano aggiungere centinaia di GW di PV, accumuli ed eolico, se si rimuovono ostacoli autorizzativi. Senza certezze normative, cresce l’urgenza di regole chiare.

    Tre scelte del governo Trump hanno spostato la rotta: tagli agli standard di consumo veicoli, riduzione dell’Office of Clean Energy Demonstrations e 800 milioni per reattori modulari, segno di un focus sulla fissione a discapito di vento e sole.