PV4Plants: agrivoltaico che modulando la luce sostiene colture e energia
mercoledì 12 novembre 2025
PV4Plants è un progetto europeo Horizon Europe che testa un agrivoltaico avanzato capace di fornire energia pulita e stimolare la crescita delle colture. Si basa sull'ingegneria dello spettro luminoso, sul monitoraggio multi-indicatore in tempo reale e sul miglioramento del microclima sotto i moduli fotovoltaici per aumentare salute, resa delle piante e produzione di energia.
Il primo sito pilota è a Bursa, in Turchia, nella regione di Marmara. Qui si studiano pomodori e piselli, specie sensibili al caldo e alla perdita d’acqua. I moduli fotovoltaici sono rivestiti con nanoparticelle per ottimizzare la trasmissione della luce e ridurre lo stress termico. Il sistema integra irrigazione intelligente e sensori di microclima e salute delle colture. La costruzione è finita, i pomodori sono stati seminati e ora il progetto è in fase operativa di monitoraggio.
Il secondo impianto è ad Ávila, Spagna centrale, dove si esplora la coltivazione controllata di piante acquatiche come la lenticchia d’acqua (Lemna) e microalghe. Obiettivo: biomassa, trattamento delle acque reflue e applicazioni di bioeconomia circolare. Si analizzano tre aspetti: spettro luminoso e effetto dell’ombreggiamento sull’efficienza fotosintetica, stabilità della temperatura dell’acqua sotto la copertura e resa di biomassa in bacini aperti, con il design tecnico completo e implementazione prevista entro il 2025.
Il terzo impianto è a Hoje Taastrup, Danimarca, in clima fresco e spesso nuvoloso. Qui si testa lattuga e cipolle per verificare se l’agrivoltaico funziona anche con scarsa illuminazione. L’indagine si concentra sulla gestione dello spettro luminoso in condizioni di luce limitata, sugli effetti dell’ombreggiamento su temperatura, umidità e densità delle piante e sulla ritenzione di umidità del suolo sotto la struttura.
Gli obiettivi combinati sono ambiziosi: produrre 117.000 kWh/anno di energia pulita, con un risparmio di circa 25.000 € all’anno; aumentare l’efficienza media degli impianti di circa lo 0,5%; ridurre l’evapotraspirazione del 10–20% e creare circa 50 nuovi posti di lavoro.