Prezzi dei moduli fotovoltaici in Europa a ottobre: stabilità e leggere divergenze tra tecnologie
mercoledì 12 novembre 2025
A ottobre il mercato europeo dei moduli fotovoltaici ha mostrato un punto di equilibrio, con prezzi vicini ai minimi estivi. Secondo pv.index di sun.store e conferme da PVXchange, i movimenti riguardano principalmente piccoli ribassi dei moduli TOPCon (-1%/-2%), mentre PERC e full black restano stabili. Alcune eccezioni si osservano nel segmento premium full black e in quello low cost, più sensibile a domanda e disponibilità.
In termini di tecnologie, i TOPCon bifacciali scendono a 0,094 €/Wp (-2%), i TOPCon monofacciali a 0,098 €/Wp (-1%), i PERC a 0,077 €/Wp (quarto mese di stabilità) e i full black a 0,099 €/Wp (terzo mese invariati). PVXchange conferma la stabilità dei moduli High Efficiency a 0,115 €/Wp e Mainstream a 0,10 €/Wp, con un aumento del 4% per i modelli Full Black a 0,13 €/Wp. Il segmento Low Cost segna un calo marcato (-8,3%), rifinendo la pressione sui prodotti meno diffusi.
Gli operatori europei riportano scorte ampiamente gestibili e una rotazione continua dei prodotti, riducendo la necessità di sconti aggressivi che avevano caratterizzato i mesi precedenti. Il PV Purchasing Managers’ Index di sun.store resta a 66 punti, stabile; tra gli intervistati, il 46% prevede aumenti degli acquisti il mese successivo, il 39% prevede stabilità e il 15% una riduzione, segnale di continuità operativa e non di contrazione.
A monte della filiera cinese, il polisilicio resta stabile con scorte in crescita. Prezzi non cinesi oscillano tra 18 e 19 $/kg, mentre in Cina la domanda resta debole: ordini limitati e attese regolatorie. Le dinamiche divergenti per wafer e nuove flessioni nelle celle contribuiscono a margini compressi a monte. Alcuni operatori anticipano l’eventuale consolidamento del settore e accumulo di polisilicio, spinti anche da politiche sulle importazioni e dalla guerra dei prezzi.
In Europa, però, la stabilità dei listini sui moduli e la gestione oculata delle giacenze tendono a trattenere la pressione al ribasso lungo la catena. I benefici dei costi in calo a monte sembrano essere assorbiti per lo più dai segmenti a valle (moduli e distributori), mantenendo margini e listini relativamente stabili rispetto ai minimi osservati nei trimestri precedenti. Resta da vedere se questa dinamica si manterrà quando la domanda a valle tornerà a spingere o se un nuovo ribasso passerà anche ai moduli.