• Nuove regole per l’iperammortamento: proroga e requisiti 2026-2028

    mercoledì 17 dicembre 2025

    Il governo ha presentato un emendamento al ddl Bilancio per ridefinire l’iperammortamento. Le agevolazioni restano fino al 2028, ma non prevedono più le maggiorazioni extra per gli investimenti green e valgono solo per beni Made in EU. È stato anche istituito un fondo da 1,3 miliardi di euro per finanziare nel 2026 il credito di imposta del piano Transizione 4.0, limitatamente agli investimenti effettuati prima del 31 dicembre 2025.

    L’emendamento modifica l’articolo 94 prorogando fino al 30 settembre 2028 gli incentivi per investimenti dal 1° gennaio 2026 in beni strumentali nuovi (impianti, macchinari, software), inclusi anche i pannelli fotovoltaici in autoconsumo, utili alla trasformazione tecnologica delle imprese in chiave Transizione 4.0 e 5.0.

    Gli investimenti devono riguardare prodotti Made in EU e sono deducibili con le seguenti maggiorazioni: 180% fino a 2,5 milioni, 100% oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, 50% oltre 10 milioni e fino a 20 milioni. Oltre i 20 milioni non ci sono maggiorazioni.

    Le maggiorazioni extra (220%, 140% e 90%) non sono più previste. Sono escluse dall’iperammortamento le moduli fotovoltaici di tipo A registrati nel registro ENEA. Possono essere agevolati solo i moduli di tipo B (efficienza cella ≥23,5%) e tipo C (bifacciali o tandem, efficienza cella ≥24%), prodotti nell’UE.

    Per Transizione 4.0 e 5.0, le risorse erano esaurite a novembre, scatenando proteste di imprese. Il dl 175/2025 ha stanziato altri 250 milioni per Transizione 5.0, attingendo a fonti diverse, tra cui 89 milioni in PNrr per promuovere l’uso dell’idrogeno in settori hard-to-abate.

    Il testo è stato inviato alla Commissione Bilancio del Senato; l’ok in aula è atteso entro Natale, per poi passare alla Camera.