• Nuove norme su aree idonee e Transizione 5.0: cosa cambia

    venerdì 21 novembre 2025

    Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con misure urgenti per investimenti e produzione di energia da fonti rinnovabili. Potrebbe essere pubblicato già domani in Gazzetta Ufficiale. Il testo contiene quasi integralmente la normativa sulle aree idonee, finora indicata come parte del Dl Energia, e interviene anche sui crediti d’imposta legati al Piano Transizione 5.0.

    La parte sulle aree idonee introduce una definizione di agrivoltaico nel Testo unico rinnovabili: si tratta di un impianto fotovoltaico che mantiene la continuità delle attività agricole e pastorali sul sito. Per garantire questa continuità, i moduli possono essere collocati in posizione elevata e possono essere adottati strumenti di agricoltura digitale e di precisione. In zone agricole è quindi sempre possibile installare impianti agrivoltaici con moduli elevati. È stato fissato anche un limite di sessanta giorni per l’emanazione di un decreto del Mase che disciplini il funzionamento della piattaforma digitale aree idonee (art. 12-bis).

    Gli interventi sulla Transizione 5.0 accelerano l’erogazione degli incentivi: la scadenza per l’invio delle ultime domande 2025 è fissata al 27 novembre, anche se il settore ha chiesto di estenderla al 31 dicembre. Il Dl prevede ulteriori 250 milioni di euro per la Transizione 5.0, finanziati mediante la riduzione di fondi vari, tra cui 89 milioni dal PNRR per l’uso dell’idrogeno in settori “hard-to-abate”. Le domande presentate tra il 7 e il 27 novembre saranno esaminate dal Gse; eventuali errori materiali o problemi di allegati possono richiedere integrazioni entro il 6 dicembre. Non è consentito cumulare incentivi 4.0 e 5.0 per lo stesso bene; in caso di richieste multiple va effettuata una scelta entro il 27 novembre. Il Gse avrà poteri di controllo più incisivi, verificando anche la correttezza formale delle certificazioni rilasciate dai soggetti abilitati. Un tavolo Mimit-associazioni ha accolto rassicurazioni pubbliche sull’adeguatezza della Transizione 5.0 in relazione agli energy performance contracts (Epc). In prospettiva, esperti e rappresentanti chiedono che il meccanismo stimoli investimenti in sostenibilità e innovazione, mantenendo una gestione attentamente modulata.