• Monitoraggio normativo e chiarimenti sul fotovoltaico in aree industriali

    giovedì 20 novembre 2025

    È in corso l’aggiornamento del Testo unico rinnovabili, con un correttivo al T.U. Fer che sarà discusso dal Consiglio dei ministri. Il governo sta monitorando segnalazioni sulle applicazioni pratiche del decreto per evitare blocchi agli impianti a fonti rinnovabili e snellire le procedure, nel rispetto delle competenze Stato-Regioni.

    Le commissioni parlamentari hanno espresso pareri favorevoli sullo schema di Dlgs correttivo, accompagnati da osservazioni. Le modifiche riguardano in particolare le compensazioni territoriali per impianti oltre 1 MW: la Agevolazione non si basa più solo sui proventi, ma sul valore della produzione attesa nei primi cinque anni, al netto dell’energia autoconsumata. Alcune commissioni chiedono di estendere questa valutazione anche all’intera vita utile dell’impianto.

    Un rilievo della Semplificazione riguarda l’articolo 3, comma 1, che collega l’avvio dei lavori alla prima obbligazione giuridicamente vincolante; si propone la rimozione di questa indicazione. Il dibattito al Cdm evidenzia che le osservazioni delle commissioni sono state recepite, insieme a quelle di Bilancio e Semplificazione.

    Sul tema del fotovoltaico in aree industriali, l’interrogazione di un deputato PD ha sollevato dubbi sull’applicabilità delle norme del T.U. Fer in coordinamento all’articolo 10-bis del Dl Bollette. Le perplessità riguardano la possibilità di installare impianti direttamente in aree industriali, artigianali e commerciali anche quando gli strumenti urbanistici non sono pienamente attuati.

    La viceministra Vannia Gava ha chiarito che le norme del T.U. Fer prevedono interventi in regime PAS o in attività libera compatibili con strumenti urbanistici adottati o approvati. Non è necessaria l’attuazione di tutte le misure attuative per la praticabilità degli interventi: basta che i piani urbanistici approvati siano rispettati. Inoltre, è stata chiesta dall’amministrazione una nota di chiarimenti agli uffici tecnici comunali per evitare interpretazioni differenti.

    L’intervento, dunque, potrà realizzarsi in contesti già funzionali al uso industriale, purché compatibile con gli strumenti urbanistici vigenti e approvati. Il Mase è invitato a fornire chiarimenti operativi a livello comunale.