• Lezioni dall’Olanda sulle Zone a Emissioni Zero per la logistica

    giovedì 27 novembre 2025

    ZEZ‑F in Olanda accelerano la diffusione di furgoni e camion elettrici. Nei primi mesi, il 78,4% dei nuovi furgoni immatricolati nel 2025 è elettrico, molto al di sopra della media europea (8,5%). Il modello ha effetto quando le scadenze sono chiare e c’è dialogo tra amministrazioni e operatori logistici, permettendo alle imprese di prepararsi e ridurre subito le emissioni.

    Il contesto normativo europeo fissa obiettivi ambiziosi: stop entro il 2035 per i veicoli benzina/diesel nuovi e tagli significativi delle emissioni CO₂ per i camion entro il 2040. Le norme attuali potrebbero non bastare; servono interventi rapidi nelle città, come centri di consolidamento, cargo‑bike elettriche, micro‑logistica e, soprattutto, ZEZ che limitino l’accesso ai soli veicoli a emissioni zero.

    L’Olanda ha adottato le ZEZ‑F per contrastare l’alto inquinamento legato alla logistica urbana. Dal 2025 ne esistono 18 e l’obiettivo è 29 entro il 2030. Le zone dovrebbero tagliare fino a circa 1 megatonnellata di CO₂ all’anno entro il 2030. Nelle zone attive, la quota di furgoni elettrici è 6,1% rispetto a 1,7% senza ZEZ; l’effetto si estende anche ai comuni vicini (2,9% di penetrazione).

    L’adozione segue un quadro nazionale armonizzato: decreto di zonizzazione pubblicato quattro anni prima, calendario comune, controlli centralizzati e sanzioni: 120 euro per furgoni e 310 euro per camion.

    Per l’Italia l’esempio dimostra l’importanza di pianificare in anticipo e di coordinare governo e imprese. Regole chiare, scadenze fisse per incentivi e una ZEZ che cambi le decisioni d’acquisto sono fondamentali: le ZEZ sono più efficaci delle LEZ.

    Gli autori prevedono effetti maggiori tra il 2026 e il 2027, con nuove zone e maggiore offerta di veicoli elettrici medi e pesanti. Per massimizzare i benefici servono infrastrutture di ricarica, micro‑hub, cargo‑bike e strumenti fiscali che spingano progressivamente i diesel verso l’uscita.

    Raccomandazioni: quadro normativo nazionale coerente, gestione centralizzata delle esenzioni, controlli standard e incentivi prevedibili; pianificazione della rete elettrica; annunci pubblici anticipati e coordinamento tra città. A livello europeo, mantenere standard CO₂ ambiziosi, obblighi di transizione per flotte pubbliche e grandi flotte private e cooperazione transfrontaliera.