Il nuovo catalogo Mase dei sussidi: crescono i benefici ambientali e restano stabili i dannosi
martedì 4 novembre 2025
Il nuovo catalogo Mase mostra una crescita dei sussidi ambientalmente favorevoli (Saf) e una stabilità dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad). Nel 2024 il totale dei sussidi era circa 123 miliardi di euro, di cui 19,2 miliardi destinati alle fonti fossili, in lieve diminuzione rispetto al 2023 (20,1 miliardi).
Più nel dettaglio, i Sad hanno una parte maggiore nel settore energia: 13,5 miliardi nel 2024 (in calo dai 14,1 miliardi del 2023); i trasporti valgono 1,2 miliardo; agricoltura e pesca 2,5 miliardi. L’IVA agevolata incide per oltre 10 miliardi.
Il testo definisce i sussidi in modo ampio: secondo l’Ocse, un sussidio è una misura che tiene i prezzi al di sotto del mercato o sopra di esso, o che riduce i costi per produttori e consumatori, direttamente o indirettamente. Un Sad, a parità di altre condizioni, aumenta la produzione e l’uso delle risorse naturali, con più rifiuti e inquinamento.
La legge di Bilancio 2025 ha agito sui Sad abbassando la tassazione sui veicoli aziendali elettrici e ibridi plug-in tra i fringe benefits, e ha aumentato l’Iva dal 10% al 22% per lo smaltimento dei rifiuti in discarica o l’incenerimento senza recupero energetico.
Il decreto legislativo 43/2025 avvicina gradualmente le accise su benzina e gasolio nell’arco di cinque anni a partire dal 2025, per superare il differente trattamento fiscale che favorisce il diesel. L’articolo 30 del Ddl Bilancio propone di portare entrambe le accise a 672,90 euro per mille litri: dal 1° gennaio 2026 la benzina vedrà una riduzione di 4,05 centesimi di euro per litro e l’accisa sul gasolio aumenterà di conseguenza. Le associazioni ambientaliste hanno criticato la manovra sui sussidi.
Infine il Catalogo 2025 introduce sei nuovi Saf: tra questi il finanziamento dei contratti di sviluppo per sostenere investimenti nella transizione energetica e nelle tecnologie innovative per la decarbonizzazione, e i crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali “Transizione 5.0”.