• Fotovoltaico su aree agricole: stop ai divieti locali

    mercoledì 26 febbraio 2025

    Il Tar Lombardia ha accolto il ricorso di Rinnova Energie contro il Comune di Arluno, che aveva negato l'autorizzazione per un impianto fotovoltaico su un fondo agricolo vicino a stabilimenti industriali.

    La sentenza ribadisce che le norme locali non possono impedire la realizzazione di impianti di energia rinnovabile su aree idonee ex lege, anche se agricole, purché rispettino le distanze previste dalla legge (500 metri da impianti industriali).

    Il Tar ha sottolineato che la normativa nazionale, in attuazione delle direttive europee sulle rinnovabili, ha già effettuato un bilanciamento tra la tutela del suolo agricolo e la necessità di produrre energia pulita, consentendo l'installazione di impianti FV su aree agricole idonee.

    Il Comune di Arluno aveva obiettato che l'impianto avrebbe precluso l'attività agricola, costituendo un cambio d'uso illegittimo. Il Tar ha respinto questa argomentazione, affermando che l'installazione di un impianto fotovoltaico non comporta una modifica della destinazione urbanistica agricola.

    La sentenza evidenzia il rilievo costituzionale sia della tutela del paesaggio che della promozione delle fonti rinnovabili, riconoscendo che il legislatore ha già operato un bilanciamento tra questi interessi di pari rango, priorizzando la produzione di energia pulita in aree idonee.

    In conclusione, il Tar ha stabilito che le norme locali non possono derogare alla normativa nazionale che consente l'installazione di impianti fotovoltaici su aree agricole in conformità con i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l'importanza di conciliare la tutela del territorio con la transizione energetica.