• Fotovoltaico Galleggiante: Opportunità e Sfide di una Tecnologia Innovativa

    mercoledì 23 aprile 2025

    Il fotovoltaico galleggiante (FPV) rappresenta un'alternativa promettente al fotovoltaico a terra, superando i limiti di spazio e paesaggistici. Sebbene utilizzi moduli e inverter standard, l'FPV richiede soluzioni personalizzate per ogni sito, a causa delle diverse condizioni idrodinamiche e geomorfologiche dei bacini.

    L'individuazione del sito adatto è fondamentale. Bacini profondi con forti variazioni di livello acqua e presenza di onde richiedono costosi sistemi di ancoraggio e frangiflutti, aumentando significativamente i costi (fino al 30% in più rispetto al fotovoltaico tradizionale). La valutazione geologica del fondale e delle sponde è altrettanto importante, influenzando la scelta tra ancoraggio a corpi morti o alle sponde.

    Ogni progetto FPV è unico. La progettazione deve considerare fattori dinamici come flusso d'acqua, variazioni di livello, vento e detriti. La tubazione di immissione e scarico acqua nei bacini artificiali, ad esempio, richiede soluzioni ingegneristiche specifiche per evitare danni all'impianto. Investimenti in studi idrografici e geotecnici sono quindi cruciali.

    La logistica e l'installazione presentano sfide particolari. La mancanza di spazio adiacente al bacino impone consegne 'just-in-time' e affitti di aree di stoccaggio, aumentando i costi. Il varo delle isole fotovoltaiche richiede infrastrutture specifiche o sistemi di assemblaggio flessibili, che possono lievitare ulteriormente i costi iniziali.

    La manutenzione e la sicurezza sono aspetti chiave. L'esposizione all'acqua richiede misure di protezione per gli operatori, con passerelle sicure e sistemi anticaduta. Nonostante ciò, i costi operativi (Opex) sono simili a quelli del fotovoltaico tradizionale, con l'esclusione di spese come lo sfalcio dell'erba.

    Malgrado i costi di costruzione maggiori, l'FPV offre vantaggi significativi. Il raffreddamento naturale dei pannelli aumenta l'efficienza (fino al 20% nei picchi e 6% di media annua in più rispetto agli impianti a terra). La maggiore densità di potenza e la riduzione dell'impatto sul suolo rappresentano ulteriori benefici. La vicinanza alla rete elettrica nei bacini idroelettrici riduce tempi e costi di allacciamento, consentendo un'attivazione rapida dell'impianto (3-6 mesi).

    L'iter autorizzativo in Italia rappresenta un ostacolo. Gli invasi di cava risultano più semplici da autorizzare rispetto a quelli agricoli o idropotabili. La normativa prevede incentivi, ma necessita di maggiore chiarezza e standardizzazione. Gli impianti più grandi, paradossalmente, godono di processi autorizzativi più agevolati. L'FPV riduce anche l'evaporazione dell'acqua, offrendo un vantaggio idrico oltre che energetico, aspetto da considerare nei permessi.

    Il potenziale del fotovoltaico galleggiante in Italia è elevato (circa 25 GW installabili). La realizzazione di questo potenziale richiede però lo sviluppo di una filiera tecnica specializzata e una normativa più chiara e favorevole. La tecnologia FPV rappresenta una soluzione efficace per raggiungere gli obiettivi di produzione energetica rinnovabile, con importanti vantaggi ambientali, produttivi e infrastrutturali, specialmente in combinazione con gli impianti idroelettrici.