• Fotovoltaico e blackout: soluzioni per la continuità elettrica

    martedì 13 maggio 2025

    In caso di blackout, la maggior parte degli impianti fotovoltaici residenziali si disconnette automaticamente dalla rete elettrica per motivi di sicurezza, come previsto dalle normative. Questo meccanismo, detto "anti-islanding", protegge i tecnici che potrebbero intervenire sulla rete durante un'interruzione.

    Per garantire la continuità dell'alimentazione elettrica durante un blackout, sono necessarie batterie di accumulo e un inverter ibrido con funzione EPS (Emergency Power Supply). L'EPS differisce dai gruppi di continuità (UPS) in quanto può gestire un micro-sistema isolato, staccando la casa dalla rete e alimentandola con l'energia prodotta dai pannelli solari e immagazzinata nelle batterie.

    L'attivazione dell'EPS comporta un breve intervallo di interruzione dell'elettricità (generalmente pochi minuti). Il sistema può essere installato sul quadro generale per alimentare tutta la casa o su linee specifiche per dispositivi prioritari, come frigorifero e congelatore.

    Gli inverter ibridi con funzione EPS hanno un costo maggiore rispetto agli inverter tradizionali. A un inverter ibrido da 5 kW, si aggiungono circa 100-300€ per l'EPS, a seconda del marchio. Anche l'installazione può comportare costi aggiuntivi per lavori elettrici.

    Durante un blackout, con il sistema EPS attivo, l'impianto fotovoltaico continua a funzionare, ma è consigliabile limitare il consumo al 75% della capacità nominale del dispositivo per ottimizzare l'uso delle batterie. Alcuni produttori impongono limiti di utilizzo della batteria, ad esempio, non inferiori al 20% della sua capacità, per garantire energia di riserva in caso di blackout prolungati. La scelta dipende dalle esigenze individuali e dalla frequenza dei blackout nella zona.