Fondo Sociale per il Clima: sostegno a famiglie e imprese vulnerabili
venerdì 30 maggio 2025
Il Fondo sociale per il clima, con un budget di 8,7 miliardi di euro, mira a sostenere famiglie e micro-imprese vulnerabili nella transizione ecologica. Le risorse provengono dal regolamento UE 2023/955, con un contributo aggiuntivo del 25% da parte dello Stato italiano. Il piano, da presentare a Bruxelles entro giugno 2025, si concentra su edilizia e trasporti, settori fortemente impattati dal nuovo sistema di scambio di quote di emissioni (ETS 2).
Per l'edilizia, sono previsti 1,8 miliardi di euro per interventi di riqualificazione energetica di immobili privati di famiglie con ISEE fino a 20.000 euro, coprendo fino al 100% delle spese. Un ulteriore miliardo e mezzo è destinato alla riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica, concentrandosi sugli edifici con le peggiori classi energetiche (F e G). Sono previsti anche finanziamenti per l'installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore, fino a 450 milioni di euro, per famiglie con ISEE inferiori a 15.000 euro (o 30.000 euro per famiglie numerose).
Nel settore dei trasporti, circa 2 miliardi di euro sono destinati all'ecobonus sociale per l'acquisto o il leasing di veicoli a basse emissioni. Un'altra misura, "il mio conto di mobilità", prevede un contributo annuo (tra 100 e 400 euro) per l'utilizzo di servizi di trasporto pubblico, taxi e mobilità condivisa, rivolto a famiglie in condizioni di povertà energetica nel settore dei trasporti. L'obiettivo è mitigare l'impatto dei rincari energetici e dei carburanti su queste fasce di popolazione, garantendo un accesso equo alle tecnologie pulite e a modalità di trasporto sostenibili. Il nuovo sistema ETS 2, entrante in vigore nel 2027, potrebbe far lievitare i prezzi della CO2 fino a 150 euro a tonnellata nel 2030, rendendo queste misure di supporto cruciali per le famiglie e le microimprese più vulnerabili.