• Fondi esauriti e incognite per Transizione 5.0

    mercoledì 12 novembre 2025

    Il contatore del Gse ha segnato l’esaurimento dei fondi nazionali residui per Transizione 4.0. Il plafond era 2,2 miliardi, online il 10 novembre e chiusi l’11 novembre, come comunicato dal ministero. L’esaurimento è arrivato poco dopo l’annuncio di Transizione 5.0 da parte del Mimit il 7 novembre, che prevedeva 2,5 miliardi del Pnrr conteggiati in ribasso dai 6,3 iniziali. Le imprese possono continuare a inviare prenotazioni: se si liberano risorse, il Gse le assegnerà in ordine di arrivo.

    Il quadro degli incentivi all’innovazione industriale è in stallo. Il Mimit convoca un tavolo con le associazioni per il 18 novembre; non tutti i rappresentanti di categoria sono stati invitati. Il 12 novembre arriveranno interrogazioni alla Camera sul futuro di Transizione 5.0 e sulle novità della legge di Bilancio. Per il 2026 restano incertezze: il Mimit cerca nuove risorse e valuta uno strumento basato sull’iperammortamento, in parte collegato a Transizione 5.0, ma i dettagli non sono chiari.

    Per Transizione 5.0 ci sono progetti in attesa per oltre 600 milioni di euro; resta da vedere quante domande arriveranno entro il 31 dicembre e se ci sarà copertura. Si valuta l’iperammortamento, che potrebbe agevolare anche impianti fotovoltaici. L’accoppiamento tra le due agevolazioni presenta criticità: sono strumenti diversi e l’iperammortamento può penalizzare chi ha bassa capienza fiscale, visto che i benefici maturano al momento della liquidazione delle imposte.

    Confapi critica l’interruzione dei fondi: danni non solo agli investimenti ma anche alla fiducia in mercato e istituzioni. È necessario mettere in sicurezza le aziende che avevano avviato investimenti e versato acconti confidando nel credito d’imposta 5.0, e trovare nuove risorse per rifinanziare questo strumento fondamentale.