Energia, autonomia e trasformazione: chiavi per un’Europa più indipendente
giovedì 4 dicembre 2025
L’aumento dei prezzi e la complessità della crisi energetica richiedono una spinta forte alle rinnovabili, strumenti immediatamente disponibili; occorre accelerare i tempi di autorizzazione per trasformare autonomia e competitività, soprattutto in Italia; la transizione è una questione di tempi.
Lo shock del 2022, insegnamenti: la riduzione improvvisa del gas russo ha provocato prezzi alti e volatilità; differenze con gli anni ’70: non è solo controllo dell’offerta ma crisi rapida di gas; impatti differenziati tra Paesi, con Italia e Germania tra i più esposti.
Dipendenza e dipendenze tecnologiche: con le rinnovabili, la dipendenza non è fisica ma tecnologica; la produzione di pannelli è guidata dalla Cina; l’Europa non ha una capacità produttiva adeguata; fotovoltaico: una volta acquistato il pannello, l’impianto dura decenni; la dipendenza riguarda l’approvvigionamento tecnologico iniziale, non il flusso di energia.
Elettrificazione e sfide: rinnovabili aumentano autonomia ma vanno accompagnate dall’elettrificazione di consumi; altrimenti si resta a metà transizione; equilibrio tra produzione e consumo, evitando ideologie; l’energia rinnovabile abilitante per competitività industriale.
Costi, vulnerabilità e opportunità: la transizione comporta costi e interventi a tutela dei più deboli; investimenti in nuove tecnologie hanno ritorni: maggiore autonomia, minore volatilità, nuove occupazioni; politiche per mitigare impatti a breve termine e sostenere competitività europea.
Prezzo dell’energia e rotta politica: in Italia alto perché gas continua a influenzare; per calare serve più rinnovabili, reti robuste e accumulo; attuale quota rinnovabile 42-45% non basta; servono più impianti e autorizzazioni snelle; politica deve offrire segnali chiari, stabilità, orizzonte di lungo periodo.