Dl Energia: criticità sulle aree idonee e sul percorso di semplificazione
martedì 18 novembre 2025
Operatori delle rinnovabili esprimono diverse perplessità sulle aree idonee indicate nella bozza del Dl Energia. Le principali criticità riguardano sette punti: assenza di strumenti transitori per salvaguardare progetti avviati con regimi normativi differenti; incertezza su quali impianti fotovoltaico-agrivoltaico siano soggetti al divieto nei terreni agricoli; mancanza di coordinamento tra le aree idonee ulteriori da parte delle Regioni e il ciclo di vita degli impianti FER; possibile allargamento dei margini di manovra sulle fasce di rispetto; difficoltà a considerare idonee le aree che contrastano con norme tecniche dei piani paesaggistici, spesso datati; riduzione dell’idoneità a 350 metri per impianti industriali soggetti ad AIA; infine la scelta di affidare la definizione delle aree a uno strumento legislativo generale anziché a strumenti di programmazione territoriale come un piano paesaggistico. Secondo Michele Franzese, l’effetto è un “labirinto” amministrativo: decisioni diverse da Regione a Regione producono esiti eterogenei e sviluppo discrezionale non utile.