• Dl Energia: aree idonee, rete, gas e data center

    giovedì 13 novembre 2025

    Una nuova bozza del Dl Energia è pronta per il Consiglio dei ministri previsto nell’ultima settimana di novembre. Il testo mira a definire aree idonee alle rinnovabili, a gestire la saturazione della rete, a calmierare i prezzi del gas e a integrare i data center nel sistema energetico italiano.

    Per le aree idonee, l’articolo 6 definisce criteri per terraferma e mare. Su terraferma valgono siti già ospitanti impianti, cave o miniere chiuse, discariche o aree demaniali, infrastrutture militari o ferroviarie e aree delle concessionarie autostradali; per i PV, aree interne a stabilimenti industriali autorizzati o entro 350 m da essi, aree lungo le autostrade entro 300 m e zone destinate a uso industriale, logistico o data center, oltre a parcheggi coperti. È previsto che le aree agricole idonee non superino l’1-3% delle Sau regionali. L’offshore riguarda piattaforme dismesse o aree entro 2 miglia o porti per impianti eolici fino a 100 MW, con possibile variante del piano portuale. Il regime semplificato Pas elimina l’obbligo di parere paesaggistico vincolante nelle aree idonee; l’articolo 12-bis istituisce una piattaforma di supporto alle Regioni.

    La bozza riguarda anche la saturazione della rete: Terna deve pubblicare la capacità addizionale massima e aggiornare trimestralmente le stime basate su titoli abilitativi e richieste di connessione. L’Arera può autorizzare Terna a rilasciare connessioni oltre la capacità, con assegnazione trasparente a chi possiede titoli abilitativi, e i gestori di distribuzione possono offrire soluzioni di connessione sulle reti di bassa tensione. Le connessioni non validate decadono salvo eccezioni per progetti Fer o storage con VIA o valutazioni ambientali favorevoli.

    Gas/Data center/CCS: l’articolo 2 elimina il differenziale Ttf-Psv sui prezzi del gas tramite aste: ARERA crea un canale con Snam e operatori selezionati; i vincitori vendono gas al prezzo Ttf più un piccolo margine, e gli utili eccedenti vengono restituiti. L’articolo 3 propone un procedimento autorizzativo unico e accelerato per nuovi data center, con valutazioni ambientali dimezzate. L’articolo 4 regola l’accesso alla rete di trasporto e ai siti di stoccaggio CO2, con tariffe trasparenti e norme di misurazione. L’Allegato C ripartisce gli obiettivi di potenza fino al 2030, mantenendo l’obiettivo di 80 GW totali e assegnando i contributi principali a Sicilia (10,4 GW), Lombardia (8,7 GW) e Puglia (7,3 GW).

    In sintesi, la bozza cerca di equilibrare sviluppo delle rinnovabili, gestione della rete e prezzo del gas, promuovendo procedure semplificate per aree idonee, accelerazione dei data center e un quadro tariffario che ottimizzi gli asset energetici italiani entro il 2030.