• Balconi fotovoltaici: arriva in Germania lo standard per la spina Schuko

    mercoledì 10 dicembre 2025

    Dal 1° dicembre è entrato in vigore in Germania il primo standard di prodotto al mondo per impianti solari che si collegano alla rete tramite spina. L’ente VDE ha definito che i piccoli impianti da balcone con potenza di picco fino a 960 watt, tipicamente due moduli, possono essere alimentati usando una spina Schuko domestica.

    Per impianti fino a 2000 watt resta necessaria una spina di alimentazione speciale.

    Lo standard offre una base giuridica chiara per inquilini e proprietari, facilitando l’accesso all’energia solare e proteggendoli da requisiti ingiustificati.

    Barbara Metz, direttrice DUH, afferma che la norma, attesa da tempo, aiuta i consumatori. Chiarisce l’uso della spina Schuko e prevede la certificazione dei sistemi di montaggio, offrendo una base chiara per installare mini-centrali e ridurre ostacoli nel mercato immobiliare.

    Il passo successivo riguarda la standardizzazione dei sistemi di accumulo di piccole dimensioni, per definire norme adeguate al loro funzionamento insieme agli impianti da balcone.

    Il fotovoltaico da balcone sta suscitando grande interesse in Europa come soluzione accessibile per l’autoproduzione, soprattutto dove è difficile installare impianti tradizionali. Tipicamente si tratta di uno o due moduli, con potenza di 400-800 Wp, collegati a una presa dedicata, riducendo i costi e democratizzando l’accesso alle rinnovabili.

    In alcuni paesi tali sistemi possono coprire fino al 20-25% del fabbisogno elettrico annuo di una famiglia, con un tempo di ritorno dell’investimento di 2-6 anni, a seconda di costo, dimensioni, irraggiamento ed efficienza.

    In Germania c’è la maggiore diffusione: oltre 780mila sistemi registrati a fine 2024, e stime fino a 4 milioni in uso. Dal gennaio 2023 l’IVA è nulla per questi impianti e alcune città offrono sovvenzioni.

    Non tutti i sistemi sono sui balconi: uno studio dell’HTW Berlin mostra che il 44% è su tetti inclinati, il 22% in giardini o terrazze e il 5% sulle facciate.