• Autoconsumo a distanza: nuove opportunità per il fotovoltaico

    venerdì 24 ottobre 2025

    Si sta preparando una novità importante per il fotovoltaico in Italia: l’autoconsumo a distanza, possibile grazie al decreto di attuazione della direttiva UE 2024/1711. Sarà possibile realizzare impianti la cui energia prodotta può essere autoconsumata senza appartenere alla stessa cabina primaria, a condizione di essere nella stessa zona di mercato. Il modello, definito come extra-loco, si basa sulle sette zone di mercato italiane. Per le PMI non ci sono limiti di potenza, mentre le grandi imprese possono arrivare fino a 6 MW. L’operatività piena è attesa entro metà 2026.

    Il vantaggio principale è lo scorporo in bolletta: l’energia prodotta e consumata a distanza non verrà registrata come costo; i costi da sostenere resteranno gli oneri di sistema, le accise, le tasse e l’ammortamento dell’impianto.

    I costi energetici effettivi saranno quindi contenuti, favorendo investimenti e riduzione dei costi energetici per chi realizza impianti e contrae il consumo in altre sedi nella stessa zona.

    In ambito pratico, si aprono opportunità particolarmente interessanti per strutture ad alto consumo ma con poco spazio sul tetto. Ad es., hotel nel centro di Napoli potrebbero usare impianti alimentati da aree lontane che si collegano a cabine primarie diverse, realizzando autoconsumo a distanza e una riduzione della quota energia addebitata in bolletta.

    Prospettive per il FV residenziale: si punta anche sul Conto Termico 3.0, con pompe di calore abbinate al fotovoltaico, e sull’applicazione della Direttiva EPBD (Case Green). Dal 1° gennaio 2028 i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero e “solar-ready” quando tecnicamente ed economicamente fattibile. Edifici non residenziali superiori a 2.000–2.500 mq dovranno installare PV al momento di ristrutturazioni importanti o permessi edilizi.

    Italia Solare propone anche un fondo di garanzia nazionale e un fondo rotativo per coprire le prime perdite, volti a garantire prestiti per gli impianti, potenziati da ESCo e CER come soggetti attuatori e con garanzie statali. L’iniziativa non sarà immediatamente attuata, in attesa del recepimento della direttiva, ma indica una direzione di sostegno al mercato del fotovoltaico residenziale.

    L’andamento delle installazioni mostra segnali di rallentamento. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati connessi 161.962 impianti, per 4.078 MW, -17% rispetto al 2024. Il residenziale <20 kW è quello con la contrazione maggiore: -27% della potenza e -30% del numero di impianti. Al 30 settembre 2025 il totale è di 2.040.850 impianti, con 41.154 MW, cioè +9% in numero e +11% in potenza rispetto al 2024. Il PV resta una realtà strutturale, ma il mercato sta rallentando; si attende una nuova spinta, soprattutto nel segmento utility-scale grazie al decreto Fer X.