• Agrivoltaico: Catasto, Fisco e Incentivi

    martedì 4 febbraio 2025

    L'agrivoltaico, ovvero l'integrazione di pannelli fotovoltaici nelle aree agricole, solleva diverse questioni in merito a tassazione, contributi e catasto. La normativa sulle autorizzazioni è ancora in evoluzione, con semplificazioni introdotte dal Testo Unico sulle Rinnovabili ma con approcci regionali eterogenei che portano a contenziosi, come nel caso della Lombardia.

    Per quanto riguarda i contributi della Politica Agricola Comune (PAC), le imprese agricole coinvolte in progetti agrivoltaici, anche tramite Associazioni Temporanee di Imprese (ATI), possono continuare a riceverli, a condizione che l'attività fotovoltaica non interferisca con l'attività agricola principale. La classificazione catastale del terreno come industriale non preclude l'ammissibilità ai contributi PAC, previa valutazione dell'organismo pagatore.

    Dal punto di vista fiscale, il Decreto Agricoltura introduce novità a partire dal 1° gennaio 2026: la produzione di energia elettrica eccedente il limite di agrarieta' costituirà reddito d'impresa ordinario. Gli impianti attivi entro il 31 dicembre 2025 beneficeranno di un regime forfettario con coefficiente di redditività del 25% entro il limite dell'agrarietà. I proventi fino a 260.000 kWh annui sono considerati redditi agrari da attività connesse. Il terreno agricolo rimane censito nel Catasto dei Terreni, mentre l'impianto fotovoltaico è censito nel Catasto dei Fabbricati come unità immobiliare urbana (categoria D/1).