• Abbiamo fallito l’obiettivo di Parigi: contenere i danni

    lunedì 10 novembre 2025

    Secondo l’Unep, la soglia di +1,5 °C sarà superata molto probabilmente entro il prossimo decennio. Ogni frazione di grado evitata significa minori rischi per vite umane ed ecosistemi, costi di adattamento ridotti e meno dipendenza dalla cattura della CO2. Per contenere i danni serve una riduzione delle emissioni più rapida e profonda, con l’obiettivo di tornare a 1,5 °C entro la fine del secolo, pur sapendo che sarà estremamente difficile.

    Le proiezioni indicano due scenari: se tutti gli impegni Ndc sono pienamente attuati, si potrebbe stare tra 2,3 e 2,5 °C; con le politiche attuali si rischia di raggiungere circa 2,8 °C. La COP30 di Belém dovrà riconoscere i fallimenti passati e fissare obiettivi futuri più ambiziosi.

    Nel 2024 le emissioni globali di gas serra sono salite a 57,7 GtCO2e, +2,3% rispetto al 2023. Le emissioni legate al suolo e alle foreste (LULUCF) sono aumentate del 21% e rappresentano circa la metà dell’aumento totale; le CO2 fossili sono aumentate dell’1,1%. L’Unione Europea è l’unica tra i sei maggiori responsabili a ridurle nel 2024, mentre India e Cina hanno registrato crescite significative. I nuovi piani del G20 rafforzano modestamente la riduzione prevista per il 2035 e nessuno tra i grandi gruppi ha aggiornato gli obiettivi per il 2030. Senza gli Stati Uniti, le stime del G20 per il 2035 segnano circa 4 GtCO2e; il ritiro USA potrebbe dimezzare le riduzioni previste dall’accordo.

    Le proiezioni sulle temperature restano incerte: mantenendo le politiche attuali il riscaldamento potrebbe attestarsi intorno a 2,8 °C nel secolo (66% di probabilità). Se fossero pienamente attuati gli Ndc e si raggiungessero emissioni nette zero, ci si avvicinerebbe a 1,9 °C (66% di probabilità). Questi scenari mostrano un potenziale di mitigazione immediata, ma anche un rischio crescente di superare 1,5 °C.

    Guterres ha definito il mancato rispetto degli Accordi di Parigi un fallimento morale e una negligenza mortale, accusando le industrie fossili di ostacolare il progresso. Ursula von der Leyen ha chiesto che questa COP mantenga 1,5 °C a portata di mano, triplichi le energie rinnovabili e raddoppi l’efficienza entro il 2030, ricordando che l’UE punta a una riduzione del 90% entro il 2040. La COP30, in programma dal 10 al 21 novembre, dovrà decidere se fissare obiettivi vincolanti o meno.