• Terra del Sole: agrivoltaico tra Terra dei Fuochi

    martedì 7 ottobre 2025

    Un impianto agrivoltaico sorgerà a Giugliano in Campania, nell’area Terra dei Fuochi. Avrà 86,63 MW di potenza e coprirà 130 ettari. L’avvio è previsto entro l’autunno. Il progetto, di Terra del Sole, ha ottenuto la compatibilità ambientale il 12 giugno dalla Direzione Generale delle Valutazioni Ambientali del MASE e dalla Soprintendenza per il PNRR. L’iter, avviato sei anni fa, è quasi concluso e il parco includerà un accumulo da 23 MW, realizzato nelle località Provvidenza, La Pigna e Cinistrelli. È nato da una cooperazione tra istituzioni, agricoltori e imprese.

    Il parco occuperà 130 ettari e produrrà 130 GWh all’anno. Durante la costruzione saranno coinvolte imprese e lavoro locale, con il sostegno di scuole e università campane. Oltre il 70% della superficie sarà destinato all’agricoltura, con l’obiettivo di introdurre nuove colture e aumentare la redditività agricola di oltre il 30%. Gianluca Boccanera di Starlight ha detto che si vuole rilanciare il territorio coinvolgendo gli agricoltori locali e esportare un modello di collaborazione in altri contesti. Si punta anche al recupero di terreni altrimenti abbandonati.

    I benefici dell’agrivoltaico vanno oltre l’energia: offre una doppia fonte di reddito agli agricoltori, facilitando la permanenza dei produttori. La copertura riduce erosione, migliora ritenzione idrica e aiuta le colture a resistere a eventi estremi. L’ombreggiamento parziale riduce lo stress idrico e termico, migliorando le rese estive; le colture sotto i pannelli contribuiscono a raffreddare i moduli e aumentare l’efficienza energetica. La scelta delle colture è cruciale: erba medica, zucche, zucchine, orzo e frumento possono crescere meglio; lattuga, barbabietola, patate e soia possono produrre meno.

    Linee guida aggiornate: a luglio la Campania ha approvato la quarta versione delle linee tecnico-agronomiche. L’altezza minima del modulo, se su strutture a inseguimento, è di 3,1 metri per attività colturali e 2,3 metri per zootecniche. È consentita una deroga al requisito della superficie agricola minima (A.1) se i pannelli hanno altezza pari o superiore a 4 metri. L’ombreggiamento va valutato rispetto al fabbisogno di luce delle colture, con una soglia minima del 65% per l’intero impianto e per eventuali sottocampi. È stato introdotto un grafico che definisce i fattori di ombreggiamento.