Solare sui canali d’acqua: pro e contro del progetto californiano
lunedì 6 ottobre 2025
Il progetto Nexus in California mira a installare 1,6 MW di fotovoltaico sui canali irrigui. L’acqua raffredda i pannelli aumentando l’efficienza; però costi e ostacoli tecnici ostacolano una diffusione su larga scala.
La rete di canali attraversa aree agricole; i pannelli coprono i corsi d’acqua, riducendo evaporazione. Coprendo oltre 6.000 km, si stima una riduzione dell’evaporazione fino all’82% e un risparmio di circa 240 miliardi di litri all’anno, sufficienti per oltre 2 milioni di persone o 20.000 ettari irrigati. Si otterrebbero circa 13 GW di potenza.
Il progetto nasce da una ricerca di Solar AquaGrid in collaborazione con Sierra Nevada Research Institute e l'Università della California; è stato concepito insieme al Dipartimento delle Risorse Idriche della California e al Distretto di Irrigazione di Turlock per un programma pilota.
In Arizona, 825 metri di pannelli sul canale Casa Blanca forniscono energia alle tribù Pima e Maricopa; finanziamento dall’Inflation Reduction Act, con ulteriori installazioni in corso.
Includono sezioni retrattili vicine all’acqua, che riducono acciaio e cemento. All’estremo punto del canale è stato posto un accumulo: batterie a flusso di ferro da 75 kW, 400 kWh, oltre 20.000 cicli.
L’orientamento e le condizioni ambientali influenzano la scelta tecnologica. Le autorizzazioni sono più rapide rispetto ai parchi solari tradizionali perché si sfruttano infrastrutture esistenti e si collega all’impianto di distribuzione vicino. Tuttavia, la produzione è minore rispetto a parchi di grandi dimensioni; estendere l’idea a tutte le infrastrutture federali potrebbe portare oltre 25 GW, secondo una coalizione ambientalista del 2023.
Esempi simili nel mondo: in India Gujarat (1 MW su 750 metri della rete Narmada); in Spagna, PVORELLANA su 2 km del canale Orellana fino a 5 MW; in Italia, Enel Green Power ha coperto 800 metri del canale Potenza a Montelupone (Marche) con circa 2.700 pannelli per 1 MW.
In conclusione, i progetti pilota dimostrano che unendo fotovoltaico e canali può ridurre l’evaporazione e generare energia, ma è essenziale valutare costi, manutenzione e impatti ambientali prima di espandere. Questo vale per il contesto californiano e per esempi internazionali, dove le soluzioni hanno bisogno di norme chiare, finanziamenti consistenti e monitoraggio continuo.