Energia ed edilizia: ordine tra norme e incentivi
mercoledì 15 ottobre 2025
La Commissione Ambiente della Camera ha avviato audizioni sui disegni di legge di M5S e Forza Italia per riordinare la disciplina edilizia, aggiornare gli incentivi e coordinare gli interventi legati a energia, edilizia e mobilità. Il dibattito privilegia l’integrazione tra impianti energetici e progettazione, evidenziando la necessità di semplificare un quadro normativo spesso frammentato e di rendere più efficaci gli interventi di riqualificazione degli edifici.
Assistal propone un emendamento su tre direttrici: integrare fin dalle fasi iniziali della progettazione impianti da fonti rinnovabili e favorire soluzioni centralizzate o integrate per una migliore pianificazione energetica, uso razionale delle superfici e minori costi di gestione. Promuovere modelli di produzione e consumo locale, anche tramite comunità energetiche e isole energetiche, e predisporre infrastrutture per la mobilità elettrica. Garantire sostenibilità ed efficienza lungo il ciclo di vita, con materiali riciclabili, smontabili e monitoraggio digitale per manutenzione predittiva; chiarire responsabilità degli operatori.
Ance chiede di ampliare gli interventi in edilizia libera per includere misure di efficientamento energetico e sismico; invita a considerare l’indagine sull’impatto ambientale degli incentivi e propone di razionalizzare, semplificare e stabilizzare i sistemi di incentivo in modo che siano estendibili a contesti più ampi, come i condomini, per massimizzare effetto ambientale, sociale e di sicurezza.
Unitel richiama la necessità di armonizzare le categorie edilizie (Testo unico Edilizia) con le categorie energetiche (Dlgs 192/2005) e con le norme strutturali Nta 2018. Il quadro normativo italiano appare come un mosaico frammentato di norme settoriali che operano su piani paralleli e spesso non comunicanti, rendendo urgente un testo unico più integrato.
I due ddl all’esame sono Ddl n. 535 (Santillo, M5S) e Ddl n. 2332 (Mazzetti, FI). Il testo FI propone principi di sostenibilità nelle costruzioni, con attenzione a efficienza energetica, sismica e idrico e all’edilizia libera secondo proporzionalità. Il Ddl M5S punta al riordino della sostenibilità e all’uso di materiali a basso consumo. Il Servizio Studi segnala convergenze normative e l’imminente delega per riscrivere il Testo Unico Edilizia; spunto anche su rigenerazione urbana e consumo di suolo in altre sedi.