Energia e investimenti nel bilancio 2026-2028
lunedì 20 ottobre 2025
Il disegno di legge sul bilancio 2026-2028, approvato dal Consiglio dei ministri, comprende misure legate all’energia per un totale di 18,7 miliardi di euro. Una novità centrale riguarda l’ammortamento degli investimenti d’impresa in beni strumentali per il 2026: tre soglie distinte e tassi crescenti (180% fino a 2,5 milioni, 100% fino a 10 milioni, 50% fino a 20 milioni), con maggiorazioni per interventi che mirano alla transizione ecologica e alla riduzione certificata dei consumi (fino a 220%, 140% e 90%). Per gli investimenti nel fotovoltaico, i moduli devono essere prodotti nell’Unione europea e i progetti con contratti EPC hanno ulteriori vantaggi. Il Governo valuta anche di potenziare la misura attingendo a circa 4 miliardi di euro dalla revisione di medio termine della politica di coesione.
Queste scelte hanno suscitato reazioni diverse tra le associazioni. Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha parlato di un segnale importante ma insufficiente. Cristian Camisa, presidente di Confapi, ha detto che 4 miliardi per il super ammortamento non rispondono alle esigenze delle PMI e ha proposto invece un credito d’imposta, strumento più efficace per le imprese di piccole e medie dimensioni.
Per l’edilizia, l’articolo 9 proroga le detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica: ecobonus al 36% per l’efficienza e bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa, entrambe confermate nel 2026 come previsto dall’articolo 14 del Dl 63/2023.
Nel settore carburanti, l’articolo 30 allinea le accise tra benzina e gasolio per superare una situazione di sussidio ambientale. L’articolo 34 abroga dal 1° gennaio 2028 l’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale usato da artigiani, agricoltori e industrie.
L’articolo 45 punta a rafforzare gli investimenti in infrastrutture da parte delle forme pensionistiche complementari, citando in particolare produzione e trasporto di energia.
L’articolo 93 introduce misure per contenere i consumi energetici nelle strutture sanitarie: entro 30 giorni dall’entrata in vigore sarà istituito dal Ministero della Salute un tavolo tecnico per analizzare i consumi e individuare margini di efficientamento.
Infine, il comma 9 dell’articolo 134 prevede che le risorse del Fondo sociale per il clima possano finanziare anche azioni legate al Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile e agli interventi contro la povertà energetica. L’esame della Manovra partirà quest’anno al Senato.